"La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata". È ciò che recita il primo articolo della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, e ciò non stupisce se si pensa al fatto che la dignità della persona è la base di tutti i diritti fondamentali e riguarda un interesse primario, fondamentale e collettivo. Per tutelare questo diritto è importantissimo mantenere sempre, in ogni luogo e in ogni circostanza, il rispetto della persona.
Riconoscere e valorizzare la dignità, i diritti, i bisogni e le opinioni di ogni individuo rientra in ciò che definiamo rispetto della persona. Si manifesta attraverso l'ascolto, la tolleranza, l'equità e il trattamento corretto, indipendentemente da differenze come età, genere, etnia, caratteristiche fisiche, orientamento sessuale o politico, religione, cultura o posizione sociale. Il rispetto implica agire con considerazione e sensibilità verso gli altri, promuovendo un ambiente di armonia e collaborazione nelle relazioni interpersonali.
Nell'ambiente lavorativo, il rispetto della persona è un elemento fondamentale che influisce direttamente sul clima organizzativo e sul benessere dei dipendenti. È fondamentale per creare un ambiente di lavoro sano, positivo, inclusivo e collaborativo, dove ognuno si sente apprezzato e motivato. Il rispetto riduce conflitti, favorisce la produttività e migliora il benessere collettivo. Promuovere tale valore genera fiducia e una cultura aziendale positiva.
Come evidenziato nel documento sui requisiti etici di sostenibilità di Konecta Italia (scaricabile da questa pagina) creare un ambiente di lavoro positivo e rispettoso è fondamentale, ma per farlo occorre ogni azienda deve riferirsi a principi indispensabili:
Ai dipendenti è richiesta integrità, nel comportarsi in modo coerente con i valori dell'azienda e mantenere alti standard etici.
Ma come si applicano questi principi? Trattando tutti i dipendenti in modo equo e senza discriminazioni attraverso politiche di inclusione e garantendo pari opportunità; promuovendo il rispetto tra colleghi e valorizzando le differenze; offrendo corsi di formazione per sensibilizzare i lavoratori sull'importanza della dignità e dell'integrità, così che ognuno si senta sicuro e supportato nel lavoro; incoraggiando la comunicazione interna per creare un ambiente dove ognuno è responsabile di condividere informazioni e esperienze; promuovendo incontri e spazi di confronto per facilitare il dialogo tra i membri del team; offrendo formazione continua e supporto ai neoassunti attraverso un periodo di affiancamento, per aiutarli a integrarsi e comprendere il loro ruolo; valorizzando il lavoro di squadra, incoraggiando la collaborazione e il problem solving collettivo. E in ultimo, impegnandosi a garantire trasparenza nelle comunicazioni, in modo che tutti siano informati sugli obiettivi e le aspettative.
Prevenire il mobbing
Si può? Promuovendo un ambiente di lavoro sicuro, positivo e rispettoso, ispirato alla dignità e all'integrità delle persone, è molto difficile che un fenomeno del genere possa verificarsi. Il codice etico comunque vieta all'azienda comportamenti che possano creare un clima intimidatorio o lesivo delle norme di buona fede e correttezza nei rapporti interpersonali. E incoraggia la comunicazione interna e la gestione corretta delle relazioni interpersonali tra i lavoratori e il team. Il codice etico stabilisce comunque che il mobbing è inaccettabile e vietato, e impone di adottare misure per prevenire e contrastare comportamenti di bullismo e molestie sul posto di lavoro. Inoltre, è previsto che le violazioni siano segnalate e affrontate attraverso procedure disciplinari appropriate.