Nel 2024, l'Earth Overshoot Day è scattato il 1° di agosto. Ma di cosa si tratta? È il giorno del sovrasfruttamento della Terra che ogni anno viene calcolato dal Global Footprint Network. Indica che l'umanità, nell'anno corrente, ha utilizzato in soli 7 mesi ciò che la Terra ne impiega 12 per rigenerare. Il mondo quindi da inizio agosto è già in debito con il pianeta, e in Italia le cose vanno ancora peggio. Il nostro infatti è uno dei paesi con un debito ecologico ancora più elevato. L’Overshoot Day da noi è arrivato già il 19 maggio! Se tutti vivessero come noi, servirebbero 2,6 pianeti Terra ogni anno per soddisfare i bisogni di tutta la collettività.
Prima di scoprirlo dobbiamo capire cosa sono la biocapacità della Terra e l'impronta ecologica dell'umanità. La prima consiste nella quantità di risorse che gli ecosistemi sono in grado di rigenerare dalla superficie terrestre, la seconda è la richiesta che l'umanità fa al pianeta. L’Earth Overshoot Day si calcola dividendo la biocapacità (offerta) per l’impronta ecologica dell’umanità (la domanda), moltiplicando tutto per 365 giorni. La data che viene fuori da questo calcolo è sempre andata anticipandosi. Nel 1974, cinquant'anni fa, il giorno calcolato era il 30 novembre. Questo significa che il nostro debito ecologico continua a crescere. È tempo di invertire la rotta!
Il continuo, eccessivo sfruttamento della natura per oltre cinquant'anni ha causato una forte perdita di biodiversità e un aumento dei gas serra nell'atmosfera. Gli effetti sono ben visibili, con sempre più intense e frequenti ondate di calore, incendi, alluvioni, siccità e inondazioni che minacciano la nostra sopravvivenza. Secondo il Servizio Europeo sul cambiamento climatico di Copernicus, il 21, 22 e 23 luglio di quest'anno sono stati i tre giorni più caldi mai registrati al mondo, mentre il mese precedente è stato il 13° mese consecutivo in cui la temperatura globale (il 22 luglio di 17,16 gradi) è stata fuori scala rispetto ai rispettivi mesi precedentemente registrati. Rischiamo un disastro ecologico.
Eppure le soluzioni ci sono, e si possono adottare a livello globale ma anche singolarmente. Facciamo qualche esempio: se riuscissimo ad arrivare a una percentuale del 75% di energia generata da fonti rinnovabili (adesso siamo al 39) potremmo spostare in avanti la data di 26 giorni. L'utilizzo di tecnologie di efficienza energetica per case, industrie e produzione di energia elettrica sposterebbe ancora la data di altri 21 giorni. Dimezzare il consumo di carne equivale a 17 giorni in più. Eliminare gli sprechi alimentari altri 13 giorni. "È indispensabile agire ora e non perdere più tempo prezioso”, dichiara Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità del WWF Italia, che tramite la sua campagna Our Future, fornisce sui suoi canali social alcuni consigli, suggerendo gesti semplici alla portata di tutti che potrebbero ritardare l’arrivo di questa data mesi. E voi? Volete contribuire a salvare la Terra? Siate parte del cambiamento.