Homepage / ESG Goal Magazine / Goal Magazine / AI ACT: i divieti che scattano dal 2 febbraio
Martedì 11 febbraio 2025
Governance

AI ACT: i divieti che scattano dal 2 febbraio

La legge europea pone limiti severi all’uso dell’intelligenza artificiale



Dal 2 febbraio 2025, in Europa entra in vigore l’AI Act, una legge che pone limiti severi all’uso dell’intelligenza artificiale. Tra i divieti principali troviamo il social scoring, la polizia predittiva, la manipolazione subliminale e il riconoscimento delle emozioni sul lavoro e a scuola.

 

Manipolazione e sfruttamento delle vulnerabilità

Uno dei punti chiave dell’AI Act riguarda il divieto di sistemi di IA che manipolano o ingannano gli utenti sfruttando le loro vulnerabilità. Questo significa che non possono essere usate tecniche subliminali per influenzare il comportamento delle persone senza che queste ne siano consapevoli.

Ad esempio, sono proibiti gli annunci pubblicitari che trasmettono messaggi impercettibili per condizionare le decisioni di acquisto. Allo stesso modo, i chatbot che imitano la voce di un parente per truffare le persone sono vietati. Inoltre, sono illegali i giochi che spingono i bambini a compiere azioni pericolose con la promessa di ricompense digitali e i sistemi che cercano di vendere prodotti medici ingannevoli a persone con disabilità o anziani.

 

Stop al social scoring

L’Europa ha messo al bando il social scoring, ovvero i sistemi che classificano le persone in base al loro comportamento o a caratteristiche personali. Questo metodo, già usato in alcuni paesi per determinare l’accesso ai servizi pubblici, è considerato pericoloso e discriminatorio.

Grazie all’AI Act, nessun governo potrà introdurre un sistema che tenga traccia di abitudini quotidiane come pagamenti puntuali o comportamenti online per stabilire chi ha diritto a determinati benefici. Anche nel settore privato, le agenzie di credito non potranno assegnare punteggi di affidabilità basati su caratteristiche personali non correlate alle reali capacità finanziarie di una persona.

 

Polizia predittiva e sorveglianza biometrica

Un altro grande limite imposto dall’AI Act riguarda l’uso dell’intelligenza artificiale per la polizia predittiva. Non sarà possibile utilizzare algoritmi per prevedere se una persona potrebbe commettere un reato basandosi solo su età, nazionalità o caratteristiche personali. Questo divieto mira a evitare discriminazioni e false accuse basate su modelli statistici poco affidabili.

Inoltre, l’uso del riconoscimento biometrico in tempo reale nei luoghi pubblici è severamente vietato, con pochissime eccezioni. La polizia non potrà quindi usare sistemi di riconoscimento facciale per identificare persone in strada o nei negozi, tranne in casi specifici come la ricerca di persone scomparse o la prevenzione di attacchi terroristici.

 

No al riconoscimento delle emozioni

Con la nuova normativa, le scuole e i luoghi di lavoro non potranno più utilizzare sistemi di IA per analizzare le emozioni delle persone. Questo significa che le aziende non potranno più monitorare l’umore dei propri dipendenti attraverso webcam o software di riconoscimento vocale, pratica che alcuni call center stavano iniziando a sperimentare.

Anche nelle scuole, l’uso di IA per valutare le emozioni degli studenti durante esami o lezioni è vietato. Questo per evitare che tali strumenti vengano usati per giudicare la concentrazione o l’atteggiamento degli studenti in base a parametri poco scientifici e potenzialmente discriminatori.

 
Goal Magazine

Il Blog di ESG Konecta Italia
Articoli, eventi, pubblicazioni e novità interne in tema di Sostenibilità

Obiettivi di Sostenibilità

entro il 2030

I 17 SDGs dell'ONU affrontano sfide cruciali come il cambiamento climatico, l'uguaglianza, la salute, l'istruzione e lo sviluppo sostenibile. Sono un piano globale per eliminare la povertà, proteggere il pianeta e garantire pace e prosperità per tutti

Tags

Login

Login